Il proficuo incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro può essere un dono, a cui aggrapparsi con entusiasmo, oppure un miraggio inseguito per mesi e mesi, ai termini dei quali ci si ritrova stremati.
Ciò vale per entrambe le parti, tanto per le aziende con un posti vacanti quanto per gli aspiranti a tali posizioni. Solitamente pensiamo ai disocuppati, intenti ad inviare centinaia di curriculum confidando nell'opportunità di un colloquio, ma non è semplice nemmeno stare dall'altra parte della barricata. La lettura di un curriculum vitae e un breve colloquio, magari completato da una batteria di test, sovente si rivelano strumenti inadeguati per una scelta fondamentale quale è la decisione di assumere una persona.
Sovente i giovani in cerca di un lavoro o coloro che stanno ricostruendo la loro carriera professionale rischiano di sentirsi pedine di un gioco di cui non conoscono le regole. Un mondo fatto di contratti atipici, di lavori che non rispondono minimamente ai propri studi o alla proprie aspirazioni...Viene, allora, da chiedersi se sia possibile trovare soddisfazioni personali ed un adeguato compenso economico in un impiego in vista del quale si è studiato per oltre un decennio.
Non possiamo nascondere che la disoccupazione sia un problema reale, ma non dobbiamo nemmeno dimenticare che stiamo parlando di un mercato, pur peculiare, nel quale vi è una domanda e un'offerta da mettere in contatto con gli opportuni strumenti per raggiungere risultati proficui. La necessità di trovare un impiego o l'urgenza di assumere un dipendente per coprire un posto vacante rischiano di fare commettere gravi errori e in tali situazioni un valido contributo potrebbe provenire dalle agenzie per il lavoro.